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Le nuove sfide dell’intelligenza artificiale nella diagnostica: le proposte del Consiglio Superiore della Sanità.

Intelligenza artificialeIl 12 aprile, il Consiglio Superiore della Sanità ha pubblicato un documento che ha come temi portanti l’importanza dell’utilizzo dei sistemi di Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence, AI nell’acronimo inglese) come strumento di supporto ai processi diagnostici e la necessità, per il nostro paese, di intraprendere un percorso che porti ad implementarne l’utilizzo. In particolare, il report si interroga su come il Sistema Sanitario Nazionale possa essere supportato dall’intelligenza artificiale e attraverso quali modelli di governance l’Italia possa rendersi competitiva, da un punto di vista internazionale, nella produzione e nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale.

Dopo un’introduzione, nella quale viene posta in evidenza la rapida diffusione dell’intelligenza Artificiale in tutto il mondo della sanità, in particolar modo in quello diagnostico, e i vantaggi che questo processo sta apportando (su tutti la standardizzazione dei protocolli, con conseguente riduzione dei tempi di acquisizione degli esami, la riduzione di possibili errori e un più alto livello di soddisfazione del paziente), vengono poi messi in evidenza i potenziali rischi: in particolar modo l’utilizzo dei nuovi sistemi senza una rigorosa validazione scientifica, la mancanza di controllo sui dati processati da sistemi esperti e le possibili violazioni della privacy degli utenti. L’uso dell’AI porterà quindi a nuove sfide, legate, in particolar modo, a problematiche di tipo etico e legale, che coinvolgeranno il medico nell’interazione con i nuovi sistemi e con il paziente, con il quale il rapporto si evolverà.

Nel documento vengono, poi, delineati gli interventi previsti per migliorare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e regolamentarne l’utilizzo nella pratica clinica e diagnostica.In particolar modo, è prevista la realizzazione di infrastrutture organizzative, informatizzate, a livello locale, regionale e nazionale, di data stewardship e data governance, al fine di creare un sistema standardizzato; sarà poi predisposta la creazione di una struttura di governance dei nuovi sistemi da parte delle agenzie regolatorie italiane: il Ministero della Salute si occuperà di ciò che riguarda i dispositivi medici, mentre AIFA degli aspetti più prettamente terapeutici, allo scopo di stabilire regole e imporre limiti; saranno stabilite delle linee guida nazionali per quel che riguarda la corretta integrazione dei nuovi sistemi nella diagnostica, in collaborazione con le società scientifiche di riferimento; verrà creato un Osservatorio Nazionale permanente per il monitoraggio delle performance; verranno predisposti dei moduli formativi in ambito accademico e post accademico per migliorare e aggiornare le conoscenze e le competenze dei medici e degli operatori sanitari; infine, è prevista un’integrazione degli elementi metodologici all’interno dei programmi della scuola superiore e la creazione di contenuti informativi rivolti al cittadino.
 
Il tema dell’importanza dell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale è stato già ampiamente dibattuto dalla comunità internazionale. La Comunità Europea ha pubblicato, nel 2008, il White Paper on Artificial Intelligence- A European approach to excellence and trust, nel quale viene ribadita l’importanza strategica di questi nuovi strumenti, in grado di offrire enormi benefici al cittadino, purché venga seguito un approccio antropocentrico, sostenibile e rispettoso dei diritti fondamentali. A seguito della pubblicazione del White Paper è stata avviata, su richiesta del Parlamento Europeo, una consultazione tra le parti interessate, che ha portato alla pubblicazione di un documento sul tema, pubblicato ad aprile del 2021.

 
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